Storia

Un'isola. Un porto

Il porto di Portoferraio sull'Isola d'Elba, realizzato a metà XVI secolo su progetto dell'architetto Giovan Battista Camerini

La luce la vide alla metà del Cinquecento quando si iniziò a lavorare alla progettazione del porto in un'isola come l'Elba, che assumeva sempre maggiore importanza sia economica che difensiva. A costruirlo ci pensarono le maestranze sotto la guida dell'architetto Giovan Battista Camerini, che gli diede l'impronta classica della sua azione. Mai battesimo del fuoco fu così immediato: qualche mese dopo la fine dei lavori, si presentò davanti a Portoferraio la flotta del pirata Dragut, ma non riuscì a forzarlo e dovette ritirarsi.

Ovviamente oggi ospita i collegamenti tra la terraferma e l'Isola ed ha una valenza solo di pace e progresso nondimeno la struttura rimane poderosa a tal punto, che ai tempi, Horacio Nelson, il grande condottiero, lo dichiarò "inespugnabile". Non ebbe, per sua fortuna, altre prove di forza anche perché il giudizio del grande uomo di mare inglese influì non poco sulle intenzioni di invasori. Il porto di Portoferraio ospitò, ma a braccia aperte solo Napoleone ai primi anni del 1800. Oltre alla caratteristica unica di essere il solo porto italiano dove per le manovre navali occorre tenere la sinistra, è ormai strettamente funzionale al traffico turistico e commerciale assumendo ogni anno di più sempre una maggiore operatività.

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