Arte, cultura e tradizioni

Le armate napoleoniche a Porto Ferraio

Fino al 31 ottobre 2018 presso il Museo nazionale Palazzina dei Mulini spazio alla mostra incentrata sulle armate napoleoniche, con ben 500 soldatini di piombo

Una mostra su Napoleone a Portoferraio? Dov’è la novità! Per capirla è necessario entrare all’interno del Museo nazionale alla Palazzina dei Mulini, dove sono esposte, selezionate da due importanti collezioni, incisioni di argomento napoleonico, quarantuno, e circa cinquecento soldatini di piombo. Fanno parte le prime della collezione della Fondazione Livorno e i secondi dalla collezione della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, acquisiti dalla vedova di Alberto Predieri, insigne giurista di fama internazionale e appassionato collezionista. 

Una mostra unica nel suo genere

La mostra rimarrà aperta all'interno nel Museo nazionale Palazzina dei Mulini, un’area recuperata per l’occasione e che si aggiungerà agli spazi espositivi. "L’interesse per Napoleone da parte di Fondazione Livorno, che ha organizzato questa esposizione attraverso il proprio ente strumentale Fondazione Livorno – Arte e Cultura, ha preso avvio nel 2007, con il progetto Napoleone ed Elisa: da Parigi alla Toscana, un percorso di approfondimento culturale condiviso con il Museo delle Residenze Napoleoniche dell’Elba. Le ricerche sono sfociate in numerose iniziative realizzate sul territorio della provincia e culminate nelle celebrazioni, nel 2014, del bicentenario dell’arrivo di Bonaparte all’Elba. Contemporaneamente la Fondazione ha ampliato la sua collezione di stampe dedicate alla storia di Livorno, acquisendo una raccolta di stampe napoleoniche, ispirate spesso dallo stesso Imperatore, di cui oggi espone al pubblico un nucleo di 41 incisioni”. I soldatini, che provengono dalla collezione del professor Predieri, sono collocati in una esposizione permanente nella prestigiosa sede della Fondazione, nel centro di Firenze, in via Bufalini. "Nella mostra all’Elba sono presenti soldatini tratti dall’esposizione permanente di Firenze, ma anche pezzi della collezione che vengono esposti per la prima volta al pubblico”.

Vuoi lasciare un commento?

Compila i campi per lasciare un commento. Il commento verrà pubblicato dopo l’approvazione del moderatore.