Arte, cultura e tradizioni

Pasqua popolare e di tradizione all'Isola d'Elba

Da Giovedì 18 aprile a domenica 21 aprile 2019 spazio ai tradizionali riti della Pasqua, che all'Isola d'Elba seguono i consueti canoni della storia

Il sentimento della cattolicità è molto forte all’Isola d’Elba. Ciò non di meno vengono svolti nella Settimana Santa tantissimi riti popolari a partiredal Giovedì Santo per i "sepolcri”, che sono ancor oggi molto visitati. In molte chiese le donne offrono il loro personale vaso di fiori più bello per addobbare il Sepolcro di Gesù. Non solo fiori: vengono anche offerti vasi con semi di lenticchie, ceci, orzo, grano che servivano per fare ancor più bello il Sepolcro. 

Il clou è comunque il Venerdì Santo: "Una caratteristica è laprocessione che si svolge fra Sant'Ilario e San Piero, che a suo tempo veniva manifestata anche in altri paesi come Poggio e Marciana, Rio Elba e Rio Marina. Oggi invece la tradizione continua soltanto in due paesi del "campese" e si svolge solo la mattina del Venerdì Santo. I lavori per l'organizzazione e la preparazione iniziano il mercoledì pomeriggio. Le donne, di San Piero e Sant'Ilario, preparano il padiglione ossia di un'impalcatura intorno all'altare, fatta con drappi di stoffa colorata retti da legni posti in una particolare posizione”. 

Oggi sono state abbandonate le veglie ma non le processioni tra i due paesi, che partono, una verso l’altra di buon mattino: se la partenza è puntuale si incontreranno poi in un luogo stabilito soprannominato l'Accolta. Gli organizzatori fanno sapere che "in testa alla processione c'è il famoso stendardo della confraternita del paese, seguito dal calvario, una croce di legno che porta tutti i simboli della passione: il telo della Veronica, la lancia, i dadi, la mano insanguinata, il gallo, la palma. Visto il notevole peso questa croce viene scambiata fra due persone. Dopo il calvario segue una seconda croce di legno, vuota all'interno, dove si appongono lampadine accese per illuminare la strada. Seguono altre croci più piccole portate da incappati con vesti nere e una croce di legno di castagno, molto pesante, che rappresenta Gesù in Croce. 

Lungo la processione gli incappati, con vesti bianche portano le lanterne che un tempo servivano ad illuminare la strada. La processione viene tenuta in ordine dai Mazzieri che stanno ai lati del corteo. Le croci sono seguite dal coro che, lungo il percorso, intona lodi appropriate. Una volta giunti nel paese opposto si entra in chiesa, recitando alcune preghiere e quindi si ritorna al paese di origine”.

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